Come funzionano i raggi UV-C germicidi?
I raggi UV-C (100-280 nm) hanno forte effetto germicida e presentano la massima efficacia in corrispondenza della lunghezza d'onda di 265 nm. L'effetto germicida delle radiazioni UV-C si estende a batteri, virus, spore, funghi muffe ed acari; esso è dovuto soprattutto all'effetto distruttivo esercitato dalle radiazioni UV-C sul loro DNA; i raggi UV-C infatti danneggiano il loro apparato riproduttivo impedendone la replicazione.
Quali sono i principali vantaggi dell'uso delle lampade germicide UV-C?
Batteri Virus, Spore Funghi, Muffe ed Acari, sono tutti sensibili, quindi eliminabili, con i raggi UV-C.
I microbi non possono acquisire resistenza ai raggi UV-C, cosa che avviene con l’uso dei disinfettanti chimici e antibiotici.
I raggi UV sono ecologici. Con l’utilizzo dei normali disinfettanti è inevitabile l’inquinamento ambientale. Esiste inoltre il pericolo di gravi rischi che possono verificarsi per inalazione diretta dei vapori oppure per ingestione di prodotti alimentari inquinati da un’eventuale contatto con gli stessi disinfettanti di origine chimica;
Dove non è possibile eliminare l’uso dei disinfettanti chimici (industrie alimentari, Farmaceutiche, Sanità, etc) l’uso dei raggi ultravioletti nella disinfezione permettono di ridurne le quantità con un notevole risparmio economico ed una maggiore attenzione all’ambiente, mantenendo e quasi sempre migliorando il grado di disinfezione.
Gli apparecchi a raggi UV-C possono essere installati su ambienti e macchinari d essere programmati per mantenere lo stesso grado di disinfezione giorno e notte garantendo condizioni ideali dal punto di vista igienico senza alti e bassi. Al contrario disinfettanti chimici svolgono la loro azione con la massima efficacia solo al momento del loro uso.
Si tratta di una sistema di disinfestazione serio e sicuro?
I raggi UV-C funzionano davvero. La differenza fra un progetto di qualità e una applicazione senza risultati è data dalla profonda conoscenza dell’argomento e dall’esperienza acquisita nel tempo.
Chi consiglia l'uso dei raggi UV-C?
Diversi enti e organizzazioni di levatura mondiale, come WHO, EPA, CDC, ASHRAE e molti altri consigliano l’uso dei raggi UV-C per la disinfezione di acqua ambienti e sistemi dell’aria condizionata.
Chi usa i raggi ultravioletti UV-C?
I raggi UV-C sono utilizzati tutti i giorni principalmente in:
- Industrie alimentari e farmaceutiche per disinfettare aria e superfici degli ambienti di produzione, disinfettare i contenitori dei prodotti (packaging), isolare zone “protette” per la produzione ed il confezionamento dei prodotti, come le camere bianche, da zone a rischio contaminazione. Questi interventi aumentano notevolmente la sicurezza e la conservazione dei prodotti che acquistiamo con molti vantaggi per la salute, visto che non lasciano residui e permettono di evitare o ridurre l’uso di disinfettanti chimici, che invece possono rilasciare residui pericolosi sui prodotti.
- Strutture ospedaliere, per evitare la trasmissione, e quindi il contagio, di pericolosi batteri o virus che possono essere presenti nell’aria o trasportati per contatto da malati o visitatori, come la TBC e la Legionella.
- Sistemi di condizionamento dell’aria, per evitare il fastidioso e pericoloso formarsi di muffe e batteri all’interno delle centrali di trattamento aria o nelle canalizzazioni, responsabili delle Building Related Illness (BRl) o "Malattia correlata all'edificio" alveoliti allergiche estrinseche, infezioni da virus e funghi e da rickettsie, asma bronchiale, febbre da umidificatori, febbre di Pontiac e legionellosi, asma e Sick Building Syndrome. Molti eserciti prevedono sistemi UV-C per prevenire attacchi biologici come la dispersione di Antrace nelle condotte.
- Sistemi di trattamento delle acque destinate al consumo umano e animale e all’uso sanitario, per eliminare tutti i microrganismi che potrebbero essere presenti nelle acque provenienti da pozzi, cisterne e acquedotti. Questo sistema è obbligatorio dopo un filtro a carboni attivi, come ad esempio nei distributori di acqua che stanno sempre più prendendo piede nelle città.
Non esistono limiti alle possibili applicazioni dei raggi UV-C; anche in ambienti domestici sono usati per evitare il formarsi di muffe sui muri, per allontanare gli acari dalla camera da letto e per mantenere salubre l’aria all’interno di un locale.
Quali sono i tempi minimi d'esposizione ai raggi UV-C per eliminare i microbi?
Ogni Batterio, Virus, Lievito, Muffa, o Acaro necessita di una dose UV-C diversa per la propria inattivazione o eliminazione.
- Piccoli oggetti (1-2 minuti): Telefono, Tastiera del PC, Tazza, Spazzolino da denti, ecc.
- Piccoli spazi ≤ 1mq (3-5 minuti): Frigoriferi, Scarpiera, Armadi, Scatole Giocattoli, ecc.
- Piccole stanze ≤ 4mq (15 minuti): Ripostiglio, Bagno, ecc.
- Grandi stanze > 5mq (30-60 minuti): Soggiorno, Cucina, Camera, ecc.
Come fanno i raggi uv-c a disinfettare le superfici?
Quando si accende una lampada UV-C si ottiene una forte riduzione dei microbi presenti nell’aria dell’ambiente e sulle superfici raggiunte dai raggi UV. Per esempio in pochi minuti alla distanza di 3 mt. dall’apparecchio, si ottiene una riduzione del 99% dei batteri Bacillus, Coli, Clostridium, Legionella, Vibrio, Salmonella, Listeria, Pseudomonas, Staphylococcus, Streptococcus, ecc.
Questa caratteristica permette di intervenire anche su aree altrimenti irraggiungibili da corpi solidi come oggetti e prodotti per pulizia e disinfettanti come zone nascoste di pavimenti e mobilie.
Anche dove è obbligatorio l’uso dei disinfettanti chimici irradiare le superfici evita zone d’ombra, non genera specie resistenti e può essere utilizzata giorno e notte (in assenza di persone) evitando una rapida ricontaminazione delle superfici e mantenendo queste ultime sempre in condizioni ottimali dal punto di vista microbiologico.